I rider di Bergamo insieme alla CGIL in consiglio comunale

Nel giugno scorso l’avvio del confronto con l’assessore Giacomo Angeloni. In serata la discussione di un Ordine del Giorno.

Rider e giovani sindacalisti di NIDIL-CGIL oggi in Consiglio Comunale per un confronto sulle tutele che anche questi nuovi lavoratori devono vedere garantite: in serata sarà discusso un Ordine del Giorno presentato dal consigliere Niccolò Carretta della Lista Gori insieme ad altri quindici consiglieri comunali della maggioranza, con il titolo “Iniziative del Comune di Bergamo per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici del digitale” – CLICCA QUI PER SCARICARLO

A sostegno dell’Ordine del Giorno, alle ore 17.30 si terrà un’iniziativa di fronte al palazzo del Comune: insieme ai ragazzi di Toolbox e NIDIL-CGIL e al segretario generale della CGIL Gianni Peracchi, saranno presenti alcuni rider, i ragazzi che in molte città, in sella alla loro bicicletta, fanno consegne a domicilio, soprattutto di pasti caldi. A Bergamo sono in aumento secondo il sindacato, oltre un centinaio, fattorini per Deliveroo, la piattaforma on line a cui si rivolgono ristoranti e fast food per consegnare il cibo.

Deliver Your Right

L’incontro di oggi fa parte della campagna di NIDIL-CGIL di Bergamo ‘Deliver your rights’: la CGIL, scendendo per le strade della città in bicicletta, all’inizio dell’estate aveva cominciato a farsi conoscere e a confrontarsi con questa nuova categoria di lavoratori.

Oggi proseguiamo il dialogo iniziato a fine giugno con l’assessore Giacomo Angeloni sui problemi che i rider oggi devono affrontare, dal basso livello dei compensi, ai rischi che corrono lavorando tutto il tempo sulla strada” ha spiegato Francesco Chiesa di Toolbox CGIL di Bergamo. “Nell’Ordine del Giorno oggi si propone, ad esempio, la creazione di uno spazio pubblico che accoglierà i rider nei loro momenti di attesa tra una consegna e l’altra, soprattutto nel periodo invernale: questa era stata una delle richieste che gli stessi rider avevano avanzato a giugno. Da tempo osserviamo il fenomeno e cerchiamo di avvicinare i ragazzi per capire quanto questa precarietà finisca con l’essere sfruttamento vero e proprio. E per capire cosa fare per tutelare i lavoratori. Questa iniziativa è anche l’occasione per rilanciare la contrattazione a livello nazionale che era partita con il ministro Di Maio ma che si è interrotta un mese e mezzo fa”.