Sanatoria – regolarizzazione migranti: come fare?

 

Chi può presentare domanda di regolarizzazione?

Possono presentare la domanda i cittadini extracomunitari entrati in Italia prima dell’8 marzo 2020, che non hanno più lasciato l’Italia e che lavorano irregolarmente in uno di questi settori:

  • Lavoro domestico: assistenza alla persona e colf.
  • Agricoltura, allevamento, zootecnica, pesca, acquacoltura e altre attività connesseper le sanatorie di questo settore è necessario rivolgersi alle associazioni di categoria.

Quali sono i requisiti del datore di lavoro nel settore domestico? 

Il datore di lavoro deve essere un cittadino italiano, comunitario o extracomunitario titolare di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo UE. Il reddito famigliare non deve essere inferiore a 20 mila euro in caso di nucleo famigliare con una sola persona precettore di reddito e non inferiore a 27mila euro in caso di nucleo famigliare composto da più conviventi. La verifica dei requisiti reddituali non si applica al datore di lavoro affetto da patologie o disabilità che ne limitino l’autosufficienza.

Entro quando devo presentare la domanda?

Le domande vanno presentate tra il 1 giugno e il 15 luglio. Non è necessario concentrare la presentazione delle
domande nella fase iniziale della procedura perché non è previsto un numero massimo di domande ammissibili.

Come faccio a inviare la domanda? 

La domanda va presentata dal datore di lavoro sul sito del Ministero dell’Interno compilando il modulo EMDOM_2020

Quanto costa?

Il costo della procedura di regolarizzazione è di 500 euro per ciascun lavoratore più un contributo forfettario delle somme a titolo contributivo e fiscale non corrisposte in precedenza.

Quali documenti devo presentare?

  • Documento di identità del datore di lavoro (e permesso di soggiorno se è cittadino extracomunitario)
  • Codice fiscale del datore di lavoro
  • Certificazione relativa al possesso dei requisiti di reddito del datore di lavoro
  • Documentazione attestante la limitazione dell’autosufficienza, nel caso in cui si tratti di un rapporto di lavoro per persona non autosufficiente.
  • Passaporto del lavoratore
  • Prova della presenza dello straniero in Italia prima dell’8 marzo 2020 rilasciata da organismi pubblici o convenzionato
  • Marca da bollo da 16 euro
  • Ricevuta pagamento del modulo F24 di 500 euro

Come prosegue la procedura?

Se la domanda viene accolta la Prefettura convocherà datore di lavoro e lavoratore per la stipula del contratto di soggiorno e per la richiesta di permesso di soggiorno.

Se sei in possesso di questi requisiti l’ufficio migranti della Cgil di Bergamo può aiutarti

telefona al numero 035.3594360 o manda una email a
migranti.bergamo@cgil.lombardia.it