- 0.1 Chi può presentare domanda di regolarizzazione?
- 0.2 Quali sono i requisiti del datore di lavoro nel settore domestico?
- 0.3 Entro quando devo presentare la domanda?
- 0.4 Come faccio a inviare la domanda?
- 0.5 Quanto costa?
- 0.6 Quali documenti devo presentare?
- 0.7 Come prosegue la procedura?
- 1 Se sei in possesso di questi requisiti l’ufficio migranti della Cgil di Bergamo può aiutarti
- 2 telefona al numero 035.3594360 o manda una email a migranti.bergamo@cgil.lombardia.it
Chi può presentare domanda di regolarizzazione?
Possono presentare la domanda i cittadini extracomunitari entrati in Italia prima dell’8 marzo 2020, che non hanno più lasciato l’Italia e che lavorano irregolarmente in uno di questi settori:
- Lavoro domestico: assistenza alla persona e colf.
- Agricoltura, allevamento, zootecnica, pesca, acquacoltura e altre attività connesse → per le sanatorie di questo settore è necessario rivolgersi alle associazioni di categoria.
Quali sono i requisiti del datore di lavoro nel settore domestico?
Il datore di lavoro deve essere un cittadino italiano, comunitario o extracomunitario titolare di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo UE. Il reddito famigliare non deve essere inferiore a 20 mila euro in caso di nucleo famigliare con una sola persona precettore di reddito e non inferiore a 27mila euro in caso di nucleo famigliare composto da più conviventi. La verifica dei requisiti reddituali non si applica al datore di lavoro affetto da patologie o disabilità che ne limitino l’autosufficienza.
Entro quando devo presentare la domanda?
Le domande vanno presentate tra il 1 giugno e il 15 luglio. Non è necessario concentrare la presentazione delle
domande nella fase iniziale della procedura perché non è previsto un numero massimo di domande ammissibili.
Come faccio a inviare la domanda?
La domanda va presentata dal datore di lavoro sul sito del Ministero dell’Interno compilando il modulo EMDOM_2020
Quanto costa?
Il costo della procedura di regolarizzazione è di 500 euro per ciascun lavoratore più un contributo forfettario delle somme a titolo contributivo e fiscale non corrisposte in precedenza.
Quali documenti devo presentare?
- Documento di identità del datore di lavoro (e permesso di soggiorno se è cittadino extracomunitario)
- Codice fiscale del datore di lavoro
- Certificazione relativa al possesso dei requisiti di reddito del datore di lavoro
- Documentazione attestante la limitazione dell’autosufficienza, nel caso in cui si tratti di un rapporto di lavoro per persona non autosufficiente.
- Passaporto del lavoratore
- Prova della presenza dello straniero in Italia prima dell’8 marzo 2020 rilasciata da organismi pubblici o convenzionato
- Marca da bollo da 16 euro
- Ricevuta pagamento del modulo F24 di 500 euro
Come prosegue la procedura?
Se la domanda viene accolta la Prefettura convocherà datore di lavoro e lavoratore per la stipula del contratto di soggiorno e per la richiesta di permesso di soggiorno.